Suore della Sacra Famiglia di Nazareth o Suore Nazaretane
Una nuova luce brillò in Polonia il 12 novembre 1842 quando Francesca Giuseppina Anna Siedliska nacque nella residenza dei suoi genitori Adolfo e Cecilia Siedliski a Roszkowa Wola vicino Varsavia. Essa era la discendente di una generazione di polacchi che aveva vissuto il periodo più tragico nella storia della loro patria. Questo gruppo sopravvisse all’insurrezione sfortunata del novembre 1830. A quel tempo molti aristocratici polacchi fuggirono in Francia, assorbivano la filosofia di Voltaire e Rousseau e ritornavano i n Polonia con cattive abitudini e nessun interesse per la religione. Sebbene Adolfo e Cecilia Siedliski fossero vittime di questa tendenza antireligiosa, Francesca non fu una figlia di quella generazione. Essa diventò un apostolo della religione nella sua casa, in patria e nella Chiesa. Nata in una famiglia colta e ricca, Francesca fu educata privatamente da precettori. Fu zelante cappuccino, padre Leaander Lendzian che la preparò alla Prima Comunione , a suscitare in lei un vivo sentimento religioso e divenne il suo direttore spirituale. L’accostarsi all’Eucaristia fu la svolta decisiva nella vita di Francesca che percepì l’intimo desiderio di darsi interamente a Dio. Dopo la morte del padre Francesca si consacrò al servizio di Dio e intuì la sua missione di fondare una nuova congregazione nella chiesa. Nella petizione presentata al papa Pio IX, il 1 ottobre 1873, Francesca descrisse la futura congregazione in cui i membri cercavano di modellare le loro vite sulla vita nascosta e le virtù della Famiglia di Nazareth. Lo scopo principale era la totale immolazione di se stessi attraverso la preghiera, il lavoro e le sofferenze offerti nell’intenzione del Vicario di Cristo e della Chiesa. La preghiera quotidiana per la Chiesa e per il Santo Padre divenne una tradizione venerata dalla congregazione da lei fondata. Nella vita religiosa, la fondatrice prese il nome di Maria di Gesù Buon Pastore. I primi anni per la congregazione furono molto difficili. La sua fede eroica, la sua perseveranza e l’amore trionfarono infine. Presto con un piccolo gruppo di pioniere la congregazione fu stabilità a Roma nel 1875. Le suore si dedicarono a vari servizi apostolici, mentre Madre Maria diresse tutti i suoi sforzi alla formazione della vita spirituale dei membri della congregazione. Essa fu guidata e diretta dal reverendo Antonio Lechert, un prete colto che viveva nell’intimo la presenza di Cristo così profondamente da poter condividere questo dono con gli altri. Dopo la fondazione in Roma nel 1875, Madre Maria ne aprì un’altra in Polonia, a Cracovia, nel 1881. Il suo zelo apostolico la condusse negli Stati Uniti nel 1885 dove la congregazione si sparse dappertutto. Dopo numerosi sforzi e molte difficoltà, Madre Maria aprì una casa in Francia, a Parigi nel 1891 e in Inghilterra, a Londra ,nel 1895. Il pensiero dominante e i messaggio che prevalevano nella vita della madre Maria di Gesù Buon Pastore e in conseguenza nei suoi insegnamenti, nelle conferenze e nelle lettere era l’amore verso il prossimo. Per tutti quelli che la conoscevano, la carità era la sua virtù fondamentale. A poco a poco le fatiche indebolirono le sue forze fisiche. Appena essa si riprendeva da una grave malattia ricominciava a lavorare di nuovo. Per questi sforzi sovrumani alla fine cedette. La sua aspirazione al cielo si rivelava nella parole del salmista:” Andiamo nella casa del Signore” e rese la sua anima a Dio il giorno della Presentazione di Maria, il 21 novembre 1902 a Roma.Essa lasciò alla sua congregazione l’esempio della sua intera vita, la regola, gli insegnamenti, le lettere e durante la sua ultima conferenza parlò sul suo tema preferito, la carità reciproca. Essa fu rimpianta non solo da 291 suore in 29 case sulle due sponde dell’Atlantico ma anche da tutti quelli che l’avevano conosciuta. Col suo esempio la fondatrice insegnò come estendere il regno del Divino Amore; nell’unione a Dio e nell’adempimento del Suo volere, essa ottenne la sua forza spirituale. La sua vita si può sintetizzare nel motto:”Fiat voluta tua”, che essa scelse per se stessa e che dette alle suore. Esse, pervase dal suo spirito, compiono il loro apostolato ricordando che la loro missione verso la famiglia è il dono particolare di Nazareth alla Chiesa. Proclamata beata Maria di Gesù Buon Pastore il 23 aprile 1989, la Chiesa mostra al mondo l’esempio di un’anima dedicata a Dio sul modello di Gesù, Maria e Giuseppe.